Un barbone, stracciato
ed affamato, aveva i soldi sufficienti per comprarsi solo un sacchetto di
lupini.
Triste e sconsolato
camminava a testa china, mangiando i lupini.
E mentre li mangiava ,
buttando per terra la buccia, pensava....
"Povero me...come
sono disgraziato...oggi è Pasqua, tutti sono felici e contenti, mentre io
sono qui da solo. Tutti stanno mangiando l'agnello con le patate, mentre io mi
devo accontentare di questo misero sacchetto di lupini....povero me...come
sono disgraziato..."
...e mangiava i lupini
e buttava via la buccia.....
Sempre assorto nei
suoi cupi pensieri, continuando a camminare, mangiava e buttava le bucce...ad
un certo punto si voltò e dietro di sé vide...
...un altro barbone,
ancora più stracciato di lui, ancora più sporco di lui, ancora più
disperato di lui...
...che raccoglieva le
sue bucce...e le mangiava...
Mio padre (il mio adorato
babbo) mi raccontò questa "favoletta", quando ero molto piccola.
Dovevo avere sì e no 4 o 5 anni.
All'epoca, è chiaro, non
capii il vero messaggio, ma rimasi solo impressionata dal secondo mendicante
che raccoglieva queste bucce...e se le mangiava.
Non per le bucce (io
i lupini li mangio con tutta la buccia), ma solo perché le raccoglieva
da terra.
Poi sono cresciuta...ed il
vero messaggio che babbo mi ha voluto dare è stato finalmente chiaro.
Credetemi...non moltissime
volte (ma quelle volte sono state MOLTO pesanti...credetemi) mi sono
voltata indietro...e nel vedere quel mendicante mi sono detta...
"Su...Lodovisca...coraggio...rimboccati
le maniche, alza la testa... e vai avanti...non starti a piangere addosso, non
serve a nulla...il problema è tuo e solo tu lo puoi risolvere..."
Ed è per questo, che
ancora oggi, ogni volta mi dico....
Grazie babbo...la tua
"bambina" ha fatto tesoro delle piccole cose che le insegnavi, e
senza farle pesare come veri insegnamenti, ma raccontandogliele come "favolette",
hai fatto sì che non le dimenticasse mai più.