I marinai
Se
Parigi avesse il mare, sarebbe una piccola Bari…dicono i baresi.
E
noi tarantini, molto più modesti di loro, rispondiamo…Taranto, vista dal
mare, sembra una piccola New York…
Taranto,
la mia bellissima città, la mia tanto amata e lontana città.
Ti
sto vedendo spesso questi giorni in TV, sento spesso parlare di te.
Vedo
il tuo mare, il tuo cielo, il tuo sole, sento la tua parlata tanto cara al mio
cuore, rivedo il lungomare dove da bambina correvo felice e rivedo i…marinai.
Se
non si è nati a Taranto non si può sapere cosa sono i
marinai, soprattutto per le ragazze tarantine.
...Una
volta…ora sono scomparsi anche loro!
Da
che non c’è più l’obbligo di indossare la divisa, durante la libera
uscita, la città è cambiata.
Abito
lontana dalla mia città e ricordo ancora la prima volta che tornai e non vidi
più i marinai.
Non
sembrava più la stessa.
Ma
dove erano finite tutte quelle belle divise blu, con il collo alla marinara,
appunto, che il vento si divertiva a far svolazzare, ed il cappello rigido, che
alcuni portavano scanzonatamente sulla nuca, anziché infilato severamente fino
a metà fronte?
La
città era cambiata, non c’era più quell’aria di festa che si viveva in
ogni angolo, in ogni via, in ogni piazza…E non c’erano più tutti i
complimenti che loro, i marinai, facevano a noi ragazze tarantine, notoriamente
chiamate …cioccolatini.
Dice
una nostra canzone (Tarde,Ta'…Taranto Taranto)…”…e ste 'uagnedde so…ciucculatini”
(e queste ragazze sono…cioccolatini).
Ricordo
come se fosse ora, il primo complimento ricevuto per strada da un marinaio.
Avrò
avuto si e no 12 anni, e siccome non c’era proprio nulla da
“complimentare”, lui mi disse “…stiamo crescendo…eh…”
Era
un obbligo, al passaggio di ogni ragazza bisognava dire qualcosa, se no che
marinaio eri?
I
marinai…le divise blu d’inverno, bianche d’estate…Inconfondibili…tutti
giovani e belli.
Gli
anni per me passavano, ma per loro no.
Ogni
volta che tornavo, loro erano lì…sempre uguali…sempre gli stessi…
E
poi... per anni e anni...non ne avevo più visto uno.
Mi
era capitato casualmente di incrociarne qualcuno ogni tanto in giro per l'Italia
e chi mi stava vicino mi sentiva immancabilmente sospirare…un marinaio…senza
poter capire cosa risvegliava in me quella divisa blu.
Sole,
aria di mare, vento odoroso di salsedine, odori ad altri sconosciuti, rumori
cari all’orecchio, che solo chi è nato in riva al mare può
riconoscere…il respiro eterno del mare, che ogni volta mi ripete la stessa
canzone…sei tornata…sei qui…come vedi io ti aspetto
sempre…vieni…stiamo un po’ da soli tu ed io…
Marinai…erano
anni che non vi vedevo più…
Ed
oggi, invece, eccovi qui…vi sto vedendo…siete sempre gli stessi…sempre
giovani e belli…sempre sorridenti…
Non
sono la sola ad ammirarvi, ad amarvi come non mai.
Ecco la vostra bella divisa blu, stagliarsi tra l’azzurro del mare e del cielo…
Ragazzi,
siamo tutti orgogliosi di voi, siamo fieri di essere italiani, fatevi onore…e
mi raccomando…tornate tutti…non dateci questo dolore…
Saremo
tutti lì ad attendervi, felici di potervi dare il nostro ben tornato, vi
accoglieremo con gioia e con tutti gli onori che meritate.
Vi giunga l’augurio più sincero di un “cioccolatino” lontano.
Lodovisca
Bologna, 18 novembre 2001
Taranto
Monumento ai marinai